Ascoltando musica si cresce meglio

Il tema di una seria e strutturata educazione musicale dei bambini fin dai primi anni di vita è sempre di attualità. Siamo convinti che ascoltando musica si cresca meglio e a riguardo esiste una importante prospettiva educativa incarnata dalla Music Learning Theory, che si fonda sul presupposto che la musica si possa apprendere secondo processi analoghi a quelli con cui si apprende il linguaggio. I vantaggi dell’apprendimento musicale a livello dello sviluppo cognitivo del bambino, del resto, sono scientificamente comprovati.

 

ascoltando musica

L’affermazione ascoltando musica si cresce meglio potrebbe sembrare una petizione di principio, in realtà, è una seria prospettiva educativa che trova la sua base teorica nella Music Learning Theory di Edwin E. Gordon e fondata su oltre 50 anni di ricerche ed osservazioni. La musica, in quanto forma d’arte, rappresenta da sempre uno straordinario strumento di comunicazione espressiva in ogni cultura ed epoca. Ascoltando musica, il bambino alimenta la propria immaginazione e la propria creatività, sviluppa la capacità di introspezione, di comprensione di sé, degli altri, della vita.

Una seria educazione musicale che parta dalla più tenera età dovrà avere come obiettivo di aiutare il bambino ad accogliere la musica come prezioso e insostituibile strumento di espressione personale e di comunicazione.

 

ascoltando musica

Music Learning Theory

 

La Music Learning Theory si fonda sul presupposto che la musica si possa apprendere secondo processi analoghi a quelli con cui si apprende il linguaggio. Fin dalla nascita il bambino è immerso nei suoni parlati della lingua madre; nel corso del tempo, attraverso tentativi ed imitazioni, svilupperà un proprio vocabolario parlato. Solo con il raggiungimento dell’età scolare imparerà a leggere, a scrivere nella propria lingua.

Un analogo discorso può essere fatto per la musica. Attraverso un percorso con obiettivi precisi che segue passo dopo passo lo sviluppo e la crescita musicale del bambino, un piccolo allievo nei corsi per bambini da 0 a 3 anni ascoltando musica e quindi attraverso una immediata immersione nei suoni musicali, ha la possibilità di sviluppare un proprio vocabolario di suoni ascoltati e poi, interagendo attraverso risposte musicali, prima spontanee poi imitativo - intenzionali, di sviluppare il proprio vocabolario di suoni cantati nei corsi per bambini da 4 a 5 anni. Tutto questo avviene grazie alla guida costante di un adulto musicalmente competente.

È durante l’età scolare che i bambini, partecipando ai corsi per allievi dai 6 anni in su, potranno imparare a comprendere gli elementi fondamentali della sintassi musicale, cosa indispensabile per poter cantare o studiare uno strumento musicale con successo.

 

ascoltando musica

L’attitudine musicale

 

La comprensione della musica avviene attraverso l’audiation, brevemente descrivibile come la capacità di pensare e comprendere la musica nella propria mente quando non è o fisicamente presente nell’ambinte. Si tratta di uno strumento importantissimo e indispensabile che è alla base sia della teoria sia della prassi dell’apprendimento musicale secondo Edwin Gordon.

Gordon è stato tra i primi a fare riferimento ad espressioni come 'pensiero musicale' e 'attitudine musicale'. L’attitudine musicale è innata ma va coltivata ascoltando musica che sia inserita all’interno di un preciso percorso che aiuti il processo di sviluppo di questa predisposizione. Non si tratta di ascoltare in maniera casuale motivetti o canzoncine per bambini, come da prassi nelle scuole dell’infanzia, poiché è dimostrato che questo approccio semplicistico porta inevitabilmente alla perdita dell’attitudine musicale già versi i dodici anni

Sviluppare l'attitudine musicale innata, ascoltando musica inserita all’interno di un approccio consapevole, ha degli effetti concreti su tutte le sfere dell'apprendimento perché il bambino, assorbendo fin da subito la sintassi musicale, sviluppa un maggiore livello di attenzione, di capacità di ascolto, di velocità nel parlare, nell'esporre il pensiero e nella lettura.

Alice Mado Proverbio, professore di neuroscienze cognitive dell'Università Bicocca di Milano, che ha condotto ricerche specifiche nel settore delle Neuroscienze della Musica spiega: "Studi elettrofisiologici dimostrano che i bambini sottoposti a stimoli sonori danno risposte sensoriali ben precise: già a nove mesi riconoscono la differenza tra un fonema e l'altro ("da" è diverso da "ba" per esempio). La capacità fonemica è innata, ma la stimolazione sensoriale può modificare il cervello stesso perché si stimola l'utilizzo di aree specifiche”.

Lo studio ha potuto appurare con evidenze scientifiche che, ascoltando musica, il bambino migliora la memoria verbale e a breve termine, l'abilità spazio-temporale e linguistica. In altre e più immediate parole, potremmo dire, ascoltando musica, si cresce meglio, riprendendo l’assunto iniziale, cui si può a questo punto aggiungere la postilla: è scientificamente provato.

 

 

lezioni
lezioni