Come accordare la chitarra

come accordare la chitarra

Capire come accordare la chitarra correttamente costituisce uno degli aspetti basilari per chi inizia a suonare lo strumento potremmo dire prodromico, senza uno strumento adeguatamente accordato non è neanche possibile iniziare a suonare. Accordare la chitarra significa far raggiungere la giusta intonazione alle corde dello strumento poiché la nota emessa dalla corda varia a seconda della tensione della medesima. Di conseguenza accordare la chitarra in maniera corretta significa far emettere ad ogni corda la giusta nota con la giusta intonazione. Sarà sufficiente una tensione maggiore perché la tonalità della corda e di tutte le note che si possono suonare sulla stessa sia superiore al dovuto suonando in maniera poco armonica con le altre corde e con gli altri strumenti.

 

Per riconoscere una chitarra ben accordata basterà suonare il Mi maggiore poiché per produrre questa note occorre suonare tutte le corde.

 

 

L’operazione dell’accordatura della chitarra dovrà essere eseguita con un certa regolarità e con una frequenza cha varia dall’uso e dal tipo di strumento. Esistono dei casi particolari come quando si montano corde nuove in cui diventa necessario accordare la chitarra in continuazione, poiché le corde richiedono un periodo di rodaggio, per così dire, in cui devono trovare una loro stabilità. In linea di massima, sarà necessario accordare la chitarra ogniqualvolta si avverta una stonatura, prima di ogni utilizzo. Se si usa lo strumento ogni giorno ma non si ha il tempo di accordarlo quotidianamente, sarà necessario procedere all’accordatura almeno ogni tre giorni

 

 

 

Per sapere come accordare la chitarra si dovrà necessariamente partire dalla conoscenza dello strumento e in particolare delle sei corde ognuna delle quali deve poter produrre una nota particolare per poter rientrare nell’accordatura. Esistono diversi modi di accordare la chitarra, tuttavia in questo articolo rivolto ai principianti ci soffermeremo solo sul metodo standard poiché è il primo che si impara, quello più conosciuto e universalmente utilizzato. Del resto accordare la chitarra con il metodo standard consente di acquisire le conoscenze fondamentali relative al procedimento di accordatura che consentirà, ove lo si voglia, di apprendere anche altri tipi di accordatura come Drop D o la Open G.

 

Le note che dovranno emettere le sei corde vuote, per poter accordare la chitarra, saranno in ordine crescente Mi basso - La -  Re - Sol – Si - Mi cantino. Cambiando lo spessore della corda, cambia la nota emessa, quella più sottile e acuta, che è la prima da cui si inizia per convenzione a contare, è quella del Mi alto lo spessore aumenta progressivamente fino alla più grave che è, come abbiamo visto, il Mi basso.

 

Per intonare la chitarra bisognerà utilizzare un accordatore, un dispositivo che rivela il suono di una corda e indica se bisogna alzarne o abbassarne il tono. Ne esistono di diversi tipi, a fiato, elettronici, alcuni sono reperibili anche online. Per semplificare, ridurremo le tipologie di accordatori a due: digitale e analogico.

 

L’accordatore digitale è provvisto di un microfono interno che percepisce la nota e la segnala attraverso un indicatore a levetta. Per accordare la chitarra sarà sufficiente avvicinare l’accordatore allo strumento e pizzicare la corda vuota, cioè senza abbassarla in corrispondenza dei tasti, l’accordatore ci indicherà quanto la nota emessa si discosta da quella desiderata. Per ottenere quest’ultima, basterà ruotare la chiave corrispondente presente sulla paletta fino a raggiungere la nota desiderata. Se la nota emessa è più bassa sarà sufficiente aumentare la tensione delle corde al contrario se la nota è più alta del dovuto. Ripetendo il procedimento per le sei corde accordare la chitarra adeguatamente.

 

La verifica di una buona accordatura della chitarra la si può ottenere confrontando le stesse note sulle corde diverse, ad esempio il Sol presente sulla sesta corda del terzo tasto con quello presente sulla terza corda del quinto tasto.

 

Gli accordatori analogici sono meno semplici da utilizzare perché consistono solo in un dispositivo che emette una nota in base alla quale bisogna accordare la chitarra “a orecchio”. Un metodo sicuramente più difficile ma che può essere utilizzato anche come esercizio per affinare la propria sensibilità musicale. Il più diffuso accordatore di analogico è il diapason, che facendolo vibrare produce un La. Ascoltando la nota prodotta dal diapason occorrerà accordarla, far suonare la stessa nota, alla seconda corda della chitarra quella del La. Una volta accordata questa, si potrà suonare su di essa, premendo il quinto tasto, il Re per avere la nota di riferimento per accordare la corda successiva, la terza, quella del Re appunto. Utilizzando sempre le meccaniche poste sulla paletta per allentare o tendere le corde in base alla necessità avremo accordato anche la terza corda che, suonata al quinto tasto, produce un Sol, la nota che serve per accordare la quarta corda. Una volta realizzata questa accordatura suoneremo su questa corda un Si che servirà come riferimento per la quinta corda. Ottenuta l’accordatura della quinta corda suoneremo su di essa il quinto tasto per avere la nota di riferimento per il MI cantino. L’ultima e sesta corda, il Mi basso, la ricaveremo confrontandola con il Mi cantino, appena ricavato, si tratta, infatti, della stessa nota ma una ottava più bassa.

 

 

Esistono, infine, una serie di software per pc che costituiscono un valido strumento per chi non sa ancora bene come accordare la chitarra. I più noti e utilizzati da chi deve accordare la chitarra sono Pitch Perfect di NCH Softwares e Free Guitar Tuner. Non mancano neanche utili e affidabili applicazioni per smartphone facilmente reperibile negli store Android e iOS.

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