Si tratta, senza dubbio, di uno degli strumenti con il suono più bello e melodioso ma è anche uno di quelli che più incute timore reverenziale, tuttavia, molti coltivano il desiderio di imparare a suonare il violino.
Per imparare a suonare il violino non è indispensabile iniziare in tenera età, naturalmente, se si vuole raggiungere livelli di padronanza dello strumento di eccellenza bisogna iniziare a praticarlo fin da piccoli, ma imparare a suonare il violino a un buon livello certo è un traguardo raggiungibile per tutti e a tutte le età. Come per ogni processo di apprendimento, il bambino risulta avvantaggiato perché ha una naturale disposizione ad acquisire nuove conoscenza è ha la spontaneità e l’innocenza che favoriscono il superamento di difficoltà oggettive che nell’imparare a suonare il violino inevitabilmente si presentano e che per un adulto possono sembrare insormontabili.
In realtà, non esistono difficoltà nell’imparare a suonare il violino che non possono essere adeguatamente superate mettendoci il giusto impegno e la costanza nello studio.
Per facilitarvi il compito di imparare a suonare il violino vi forniamo in questo articolo alcune semplici nozioni generali e consigli pratici, che potrete, poi, mettere meglio a frutto rivolgendovi ad un tutor o iscrivendovi ad un corso specifico.
Un primo aspetto da curare per imparare a suonare il violino è metterne a punto le sue diverse componenti. Una di queste è l’archetto che è composto da una asticciola di legno flessibile su cui è steso un fascio di crini. In via preliminare, è opportuno verificare la tensione di questi ultimi. Nel caso in cui dovessero risultare lenti, è necessario tenderli girando in senso orario i piroli fino ad ottenere una tensione ottimale. Un espediente pratico per stabilire l’esatta trazione dei crini, è quello di tenderli fino a quando lo spazio tra questi e l’asticciola in legno consentirà di far scorrere una matita da disegno per tutta la lunghezza dell’archetto. In ogni caso, bisogna cercare di trovare la tensione giusta ed equilibrata che non risulti eccessiva o scarsa. Evitare di saggiare i crini con le mani affinché il grasso presente sulla pelle non si depositi su di essi con effetti negativi sulla resa del suono.
Avere uno strumento adeguatamente messo a punto è importantissimo, soprattutto, quando si comincia a imparare a suonare il violino, per poter ottenere un suono giusto che faciliti l’apprendimento.
I crini vanno trattati con una speciale resina vegetale ricavata dalla distillazione delle trementine, la colofonia nota anche con il nome di pece greca. I crini passati delicatamente due tre volte per tutta la loro lunghezza con questa resina, aumentano il loro potere di attrito e quindi, il suono emesso nello sfregamento delle corde.
Si trova in commercio in due tipologie una più chiara e una più scura. La prima è consigliabile in presenza di climi più caldi la seconda con temperature più fredde. Chi incomincia a imparare a suonare il violino deve sapere che un eccesso di colofonia è controproducente perché l’aumento eccessivo di attrito dell’archetto sulle corde determinerà un suono stridulo e sgradevole. Bisogna sempre usare misura e verificare il suono ad ogni passaggio della resina.
Per imparare a suonare il violino bisogna, ovviamente, conoscere la struttura dello strumento. Il violino si compone essenzialmente di una cassa armonica a forma di otto con i due tipici fori a f e di un manico su cui sono stese le corde che da un parte sono fissate nella cordiera presente sulla cassa armonica e nell’altra nella parte finale del manico, detto cavigliere, che ospita i piroli e termina con la tipica forma a riccio.
Le corde, partendo da quella più bassa per arrivare a quella più alta, dovrebbero essere accordate sulle note di Sol, Re, La e Mi. L’operazione di accordatura è oggi resa più semplice, soprattutto per chi inizia ad imparare a suonare il violino, dagli accordatori elettronici, ne esistono sul mercato di buoni a pochi euro, o dalle app scaricabili per gli smartphone o dagli accordatori online. Se la nota emessa dallo strumento è più bassa del necessario sarà sufficiente aumentare la tensione, nel caso di una nota troppo acuta diminuirla. Gli aggiustamenti più importanti si apportano con l’ausilio dei piroli presenti sul cavigliere, quelli più fini con i tirocantini, degli accessori simili a delle piccole viti dalla testa tonda montati sulla cordiera
Bisogna poi scegliere se affidarsi ad una scuola o tutor per imparare a suonare il violino o intraprendere un percorso da autodidatta. La scelta in un senso o nell’altro è dettata unicamente dagli obiettivi che ci si pone. Se si vuole arrivare a padroneggiare perfettamente lo strumento e in maniera più agevole, il percorso obbligato è quello del tutor o corso di violino. In questo modo è possibile avere tutte le nozioni ma anche i trucchi pratici necessari con le altrettanto necessarie correzioni di inevitabili errori non solo di esecuzione ma anche relativi alla preparazione dello strumento.
La strada da autodidatta sarà più impervia e difficoltosa e richiederà un maggior dispendio di tempo e di risorse personali. È, in ogni caso, una strada percorribile che non preclude ad un certo punto, laddove se ne senta la necessità, la possibilità di affidarsi ad un insegnamento professionale per imparare a suonare il violino.