Un primo esercizio per suonare a mani unite

In questo articolo, a partire da una corretta interpretazione circa il modo di intendere e utilizzare gli esercizi pianistici, suggeriamo un primo semplice compito da svolgere per cominciare a suonare a due mani.

 

esercizio due mani pianoforte

Gli esercizi al pianoforte rivestono un’importanza fondamentale per poter suonare in maniera precisa un qualsiasi brano appropriandosi della giusta tecnica di esecuzione. Sappiamo, infatti, che quello musicale non è un sapere puramente teorico ma deve essere costantemente tradotto in pratica. Lo strumento che in maniera naturale consente questa traduzione dal piano descrittivo e prescrittivo della teoria e della tecnica a quello pratico dell’esecuzione e dell’acquisizione individuale sono proprio gli esercizi al pianoforte.

Il pianoforte, come del resto un qualsiasi strumento, prevede una pluralità di tecniche che consentono di risolvere al meglio le diverse difficoltà e situazioni di esecuzione.

Per citare solo alcuni esempi, l’esecuzione di una serie piuttosto lunga di note adiacenti richiede la conoscenza della tecnica del passaggio del pollice, come la tecnica del trasferimento del peso da un dito ad un altro è essenziale per poter produrre di suoni collegati.

 

La funzione degli esercizi

 

Per potersi impadronire in maniera stabile ed efficace di queste tecniche e poter suonare con la giusta consapevolezza e abilità è importante poter aver a disposizione una serie di esercizi che approfondiscano e facilitino l’acquisizione di ogni singola tecnica. Resta inteso che la scelta di questi esercizi deve tener conto del proprio grado di preparazione e abilità per favorire quanto più possibile un percorso di apprendimento graduale e progressivo.

Nel caso della pratica strumentale, e del pianoforte massimamente, bisogna sempre considerare che gli arti e le mani necessitano di un graduale processo di familiarizzazione con movimenti e gesti che non hanno nulla di naturale. Sconsigliato, in questo senso, cercare di forzare dita e articolazioni non ancora abituate nella speranza di bruciare le tappe e acquisire abilità in minore tempo.

È preferibile esercitarsi pazientemente e in maniera graduale, partendo dagli esercizi basilari, per poi sviluppare quelli più complessi legati a tecniche più difficili, ricordando che, come abbiamo più volte sottolineato nelle nostre lezioni, quando si impara a suonare un qualsiasi strumento è imprescindibile un esercizio duraturo e soprattutto costante nel tempo.

 

esercizio due mani pianoforte

Sviluppare una routine

 

È consigliabile riuscire a ritagliarsi venti minuti, un quarto d’ora ogni giorno, che fare estenuanti sessioni di esercitazione, che si prolunghino anche ore, ma in maniera saltuaria.

La routine giornaliera è importante non solo per acquisire una progressiva resistenza nel suonare, ma anche per arrivare a conseguire una memoria cinestetica che è quel tipo di memoria che le dita della mano acquisiscono in virtù della ripetizione di determinati movimenti. L’ideale sarebbe riuscire a dedicare stabilmente almeno 4 o 5 giorni a settimana fissando un orario da dedicare totalmente all’esercitazione con lo strumento e sulla tecnica in generale.

 

esercizio due mani pianoforte

Uno dei primi esercizi al pianoforte

 

Uno dei primi esercizi che si incontrano studiando il pianoforte, perché sviluppa un’abilità che è una sorta di presupposto della tecnica pianistica, è quello relativo all’acquisizione della capacità di suonare a mani unite. Si tratta di un esercizio che consente di allenare e acquisire la padronanza di tutte e cinque le dita delle due mani e di suonare con entrambe.

Anche solo osservando uno spartito per pianoforte, che prevede un pentagramma in chiave di violino per la mano sinistra e un pentagramma in chiave di basso per la mano destra, ci si rende conto di qual è una delle prime difficoltà che si incontrano iniziando lo studio dello strumento e che consiste nel fatto che questo va suonato, non solo con entrambe le mani, ma che molto spesso queste devono eseguire in contemporanea due compiti diversi.

La cosa più sbagliata da fare è iniziare a suonare utilizzando solo una mano, generalmente la destra, quella più abile, sperando di acquisire successivamente una certa dimestichezza anche con l’altra. In realtà, è importante esercitare, sin da subito, la capacità di suonare con entrambe le mani.

Per iniziare ad addestrare questa capacità, l’esercizio consiste nel suonare una successione di note con entrambe le mani a partire dal pollice (il dito che nella convenzione della diteggiatura viene indicato con il numero 1)  per poi utilizzare in sequenza tutte le altre dita dall’indice fino al mignolo.

Eseguendo questo esercizio, le mani hanno la possibilità di suonare in maniera speculare, cosa che facilita il compito di utilizzarle in contemporanea, ma permette, proprio a partire dalla semplicità dell’incombenza, di familiarizzare con l’uso simultaneo degli arti.  

Rimandiamo a questo link per visualizzare uno spartito con questo esercizio base.

 

esercizio due mani pianoforte

Variazioni e una avvertenza

 

A partire dalla sequenza più semplice, che è quella che va dal pollice al mignolo, si può variare e articolare l’esercizio con diverse combinazioni partire, ad esempio, dal secondo dito, oppure combinare il secondo con quinto dito e così via.

Inizialmente, questo esercizio dovrà essere svolto con lentezza sorvegliando la risposta degli arti affinché non si producano tensioni dannose. L’esecuzione della successione di note deve essere svolta, inoltre, ricorrendo ad uno dei fondamentali della tecnica pianistica come il trasferimento del peso delle dita. È utile ribadire, in proposito, quanto già accennato in apertura sul corretto utilizzo degli esercizi al pianoforte.

Questi ultimi hanno senso se intesi come un sussidio che aiuta a trasferire nella pratica la tecnica precedentemente acquisita. L’ordine logico di apprendimento procede da una conoscenza dei fondamenti tecnici per poi trovare, successivamente, applicazione concreta nell’espletamento dell’esercizio. Se non si possiede, a monte, una reale competenza tecnica, l’utilizzo dell’esercizio è inutile quando non dannoso perché, se espletato in maniera scorretta, può consolidare a livello di apprendimento cattive abitudine difficili da rimuovere e a livello fisico tensioni e problemi muscolari.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fonte articolo: dentrolamusica.com

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