Sulla velocità al pianoforte

In questa lezione svolgiamo alcune considerazioni sull’acquisizione della velocità al pianoforte, su come conseguirla in maniera spontanea e con una giusta impostazione dello studio, che deve sempre avere come primo obiettivo il raggiungimento di un adeguato controllo.

velocità al pianoforte

In merito alla questione della velocità di esecuzione al pianoforte bisogna precisare in via preliminare che esiste un limite naturale all'acquisizione di velocità allo strumento, ed è diverso per ogni studente. Non tutti possono suonare velocemente come alcuni esecutori particolarmente dotati sotto questo punto di vista, tuttavia, la buona notizia è che generalmente non è necessario.

Abbiamo bisogno di una tecnica pianistica sufficiente per la musica che suoniamo, velocità fine a se stessa non è mai un obiettivo reale nella musica. (L'unica possibile eccezione forse è Alkan, che aveva una malsana ossessione per la velocità.) Non importa quanto velocemente suoniamo, è essenziale modellare le frasi in modo che siano musicalmente comprensibili.

C'è una dialettica tra velocità e controllo. Alcuni pianisti possono suonare velocemente per talento naturale. Il compito da perseguire per uno studente di pianoforte consiste nel riuscire ad acquisire il controllo e questo lo si realizza con disciplina e pratica lenta. Altri devono lavorare in modo specifico per acquisire velocità, e si ottiene con uno sforzo mentale (allenandosi a pensare gruppi di note abbastanza velocemente) ed esercizi di pianoforte.

La velocità dipende tanto dalla velocità con cui si rilasciano i tasti quanto dalla velocità con cui li si preme. Semplificando in maniera estrema e per certi brutale, possiamo dire che esistono, a riguardo, due scuole di pensiero al riguardo: la prima prevede di alzare attivamente le dita (scuola delle “dita alte”), la seconda (scuola del “rilassamento”) prevede di “spegnere” i muscoli, come un interruttore della luce, e permettere al tasto di riportare il dito in posizione. Si può adottare l’uno o l’altro metodo a seconda del brano e della musica che si va ad eseguire. Ci sono passaggi in cui alzare attivamente le dita può portare più immediatamente maggiore chiarezza e brillantezza.

Infine, è molto importante sottolineare che non si dovrebbe quasi mai cercare di acquisire esclusivamente velocità. Con questo non si vuole che non ci si dovrebbe mai esercitarti velocemente, ma, in modo più preciso, che bisognerebbe sempre esercitarsi per conseguire un pieno controllo, suonando lentamente anche i pezzi più veloci. Solo molto più tardi, una volta padroneggiato il pezzo lentamente e in modo analitico, sarà possibile esercitarsi in piccolissimi passaggi velocemente. Si scoprirà che la velocità viene spontaneamente una volta che la mente impara a pensare abbastanza velocemente e le dita sono addestrate a suonare lo schema richiesto.

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