Il Clavicembalo ben temperato di Bach rappresenta uno dei capolavori della musica tastieristica, che unisce complessità contrappuntistiche e profonda espressività. In questa lezione, ci focalizziamo sull'analisi delle voci e delle tecniche interpretative per cogliere la ricchezza polifonica e la struttura interna dei preludi e delle fughe.
Il Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach rappresenta uno degli apici più alti della musica per tastiera. Composto di due volumi, ognuno contenente 24 preludi e fughe, uno per ogni tonalità maggiore e minore, questo corpus musicale è una meravigliosa esplorazione del contrappunto e una sfida tecnica ed espressiva per ogni pianista. In questa lezione, ci concentreremo sull'analisi del contrappunto e delle voci all'interno di alcuni preludi e fughe, per comprendere meglio come Bach crea queste opere straordinarie.
Il contrappunto è una tecnica compositiva che combina due o più linee melodiche indipendenti, chiamate voci, in modo armonico. Nei preludi e fughe di Bach, il contrappunto è presente in tutte le sue forme, dall'interazione delle voci indipendenti nelle fughe all'intreccio più libero nei preludi. Studiare i preludi e fughe implica comprendere come le voci interagiscono, come vengono trattati i temi e come vengono create le tensioni armoniche e melodiche.
Nel contrappunto di Bach, ogni voce ha un'importanza e un ruolo specifico, spesso muovendosi con una propria indipendenza melodica e ritmica. Questo crea una trama musicale ricca, che richiede una profonda comprensione della funzione di ogni linea melodica per ottenere un'interpretazione coerente e articolata. Inoltre, lo studio dei principi del contrappunto permette di comprendere anche come Bach utilizzi la tensione e risoluzione attraverso intervalli dissonanti e consonanti, seguendo regole rigide che tuttavia danno origine a una musica viva e organica.
I preludi del Clavicembalo ben temperato sono pezzi di carattere più libero, che spesso hanno l'obiettivo di stabilire la tonalità e di preparare l'orecchio alla fuga successiva. La varietà dei preludi è sorprendente: alcuni sono costruiti come studi tecnici, altri sono basati su motivi ripetuti che creano una texture ricca e ipnotica.
Ad esempio, nel Preludio in Do maggiore (BWV 846), Bach utilizza una struttura basata su arpeggi che creano un moto continuo e regolare, un flusso che esplora con delicatezza la tonalità. Sebbene il contrappunto non sia così elaborato quanto nelle fughe, è importante notare come Bach riesca a suggerire un tessuto polifonico anche in un contesto più armonico e lineare, un esempio di "contrappunto implicito".
Le fughe sono il cuore del contrappunto bachiano e rappresentano una delle massime espressioni dell'arte polifonica. Ogni fuga inizia con un "soggetto", ovvero un tema principale che verrà poi imitato da altre voci. Il soggetto viene solitamente seguito da una "risposta", spesso nella dominante, che ne riproduce una versione leggermente variata, e da controsoggetti.
Prendiamo come esempio la Fuga in Do minore (BWV 847). Questa fuga è a quattro voci: soprano, contralto, tenore e basso. Il soggetto è presentato inizialmente dal basso e poi ripreso da ogni voce successiva. Ogni entrata del soggetto introduce una nuova dimensione di complessità, creando sovrapposizioni che devono essere accuratamente studiate.
Un buon metodo di studio è:
Uno degli obiettivi principali quando si suonano le fughe è evidenziare ogni voce. Ecco alcune tecniche da utilizzare:
Studio pratico: Preludio e Fuga in Sol maggiore (BWV 860)
Nel Preludio in Sol maggiore, Bach utilizza un movimento ritmico vivace, con una struttura armonica chiara e brillante. Nella Fuga in Sol maggiore, il soggetto è presentato con un carattere giocoso. Identificare le strette e i punti di climax aiuta a costruire una narrazione convincente.
È importante considerare il contesto storico e stilistico in cui Bach ha scritto il Clavicembalo ben temperato. Ogni entrata del soggetto in una fuga può essere vista come una vera e propria "argomentazione musicale".
Studiare i preludi e fughe del "Clavicembalo ben temperato" è un viaggio nell'universo del contrappunto. Ogni preludio e fuga hanno un carattere unico, e l'obiettivo del pianista è quello di rendere giustizia a questa diversità. Con pazienza e dedizione, questi capolavori rivelano sempre nuovi dettagli, rendendo ogni sessione di studio un momento di scoperta musicale.