Esistono molti brani composti dentro determinati schemi ritmici riconosciuti da tutti, che danno al brano la tipica sensazione del ritmo scelto, come per esempio può capitare con brani scritti con i ritmi del tango, del twist, del walzer, della samba, ecc. In questa lezione andremo ad analizzare uno solo di questi ritmi: la bossa nova.
La bossa nova si contraddistingue (come tutti gli altri ritmi) per una ben precisa sequenza di accenti e di durate di tempo delle note e questa sequenza generalmente corrisponde a quella presente nel seguente pentagramma:
Se ci si mette con un metronomo e si cerca di solfeggiare questa sequenza (dicendo “tà”... o qualsiasi altra sillaba al posto di ogni nota) si vedrà che si riconoscerà immediatamente il ritmo tipico della bossa nova! Ora, per una nostra comodità, riscriviamo il tutto non in 2/2 (come lo schema prevede) ma in 4/4 e proviamoci a mettere delle note:
NB: L'esempio sarebbe in Fa maggiore ma il pentagramma lo realizzo suonando sì in Fa maggiore ma leggendolo in Do maggiore (senza alterazioni in chiave ma con alterazioni in battuta).
Dove si vede il segno di una “v” messa per orizzontale vuol dire che in quel momento in cui si suona/no quella/e nota/e bisogna dare un accento un po' più forte rispetto alle altre (bisogna spingere un po' più forte i tasti!). Come si può notare, lo schema è realizzato per due volte, creando quindi un inizio di fraseggio comprendente due volte lo schema, ma potrebbe benissimo essere anche di 4 o di 8 (a seconda delle strofe o dei ritornelli dei vari brani esistenti e non!).
Ora, un modo per esercitarsi ad imparare con la mano destra questo ritmo e farcelo entrare letteralmente nelle mani a tal punto da non pensarci più, è quello di eseguire con la sinistra i 4 tempi singoli in modo tale che la destra “capisca” quali note rappresentate nello schema siano a tempo con i 4 tempi canonici e quali no, ad esempio:
Ovviamente le note al basso non sono state messe a caso, ma rappresentano, insieme alle note della mano destra, un inizio di armonia, ovvero una sensazione di successioni di accordi presa come esempio di un tipico passaggio armonico della bossa nova.
Gli accordi che si stanno formando sono:
Fa (prima battuta),
Do-/Mib e Re7 (seconda battuta),
Sol- (terza battuta),
Do7/9- (quarta battuta).
Una volta eseguito questo esercizio dobbiamo fare un passo in avanti e creare il vero giro di basso (ritmicamente parlando) che caratterizza la bossa nova che è il seguente:
Praticamente abbiamo allungato il primo ed il terzo tempo della propria metà (le semiminime col punto) e ridotto a metà (per conseguenza) il secondo ed il quarto (le crome). Un'altra caratteristica di questa dinamica del basso è che se l'accordo in questione dura per tutti e 4 i tempi (come nella prima, terza e quarta battuta) si suole alternare la nota dell'accordo con la sua quinta (il Do nell'esempio dell'accordo di Fa); quando, invece, l'accordo dura solo 2 tempi, si suona solo la nota dell'accordo (come nella seconda battuta).
Per esercitarsi si potrebbe fare l'esempio precedente al contrario, ovvero suonare questa tempistica mentre la mano destra esegue i 4 tempi canonici:
Ora non ci rimane che prendere coraggio (insieme a tanta pazienza!) ed unire piano piano le due dinamiche:
Se ci si sentirà, ad un certo punto, sicuri nell'eseguirlo dopo vari tentativi, si potrà anche arricchire il tutto con le altre note degli accordi (dei quali abbiamo suonato finora solo il basso insieme ad un'altra nota) che inevitabilmente andranno suonate con la destra per lasciare il basso pulito:
In tutta questa spiegazione abbiamo, in realtà, cercato di eseguire una serie di 4/5 accordi con il ritmo della bossa nova, ogni canzone caratterizzata da questo ritmo ha, poi, una serie più lunga di accordi che andranno inevitabilmente imparati prima di poterci accompagnare! Con questa tecnica ci si potrà accompagnare mentre qualcuno (o noi stessi) canterà la melodia. Ovviamente ci sono migliaia di variazioni a questo ritmo base e migliaia di modi di far suonare le note degli accordi (arpeggiandole per esempio), che riguardano più la dimestichezza personale ed il proprio gusto; quindi, il consiglio è di lasciarsi andare una volta imparato lo schema e si vedrà che poi è la sensazione generale che vincerà e non lo schema.
Fonte articolo: https://corsodimusica.jimdofree.com/terza-parte-corso/eseguire-ritmi-sta...