Tra glia abbellimenti il gruppetto è uno dei più complessi e articolati da interpretare ed eseguire. In questa lezione forniremo alcune regole e consigli di ordine generale che non esauriscono l’argomento, ma aiutano l’esercizio e permettono di suonare per la prima volta questo abbellimento.
Si definisce gruppetto in termini generali un abbellimento sia vocale che strumentale, costituito da una figurazione di quattro note comprendenti, oltre alla nota che reca l’abbellimento, quella di grado ad essa immediatamente superiore e inferiore.
l simbolo che designa il gruppetto è costituito da una sorta di S il cui orientamento varia a seconda della tipologia indicata.
Il gruppetto diretto è indicato dal simbolo grafico disposto in senso orizzontale:
Il gruppetto rovesciato è indicato dal simbolo grafico disposto in senso verticale:
Il gruppetto può anche essere posto fra due note, in questo caso l’abbellimento si trova sulla parte finale della prima nota.
Possiamo trovare:
Gruppetto tra note della stessa altezza:
Gruppetto tra note di altezza diversa:
Gruppetto su una nota puntata:
L’esecuzione del gruppetto diretto prevede la partenza sempre dalla nota superiore secondo la successione: nota superiore, nota reale, nota inferiore.
Per eseguire il gruppetto rovesciato si parte invece dalla nota inferiore procedendo secondo la successione: nota inferiore, nota reale, nota superiore.
Come si può immaginare la durata della nota su cui è riportato l’abbellimento influenza inevitabilmente la modalità della sua esecuzione.
Il gruppetto, come ogni altro abbellimento, segue la tonalità del brano in cui è inserito e contempla nell’esecuzione possibili alterazioni in chiave previste in partitura. Nel caso in cui si trovano indicazioni di bemolle o diesis sull’abbellimento in questione queste alterazioni vanno attribuite alla nota inferiore o superiore.
Volendo fare un esempio pratico di esecuzione di un gruppetto possiamo immaginare di trovare una nota singola, un Sol che reca l’indicazione dell’abbellimento e in questo caso dovremo eseguire le note: La, Sol, Fa, Sol. Nell’esecuzione occorre sempre considerare il contesto in cui ci si muove, per cui la permanenza sulla nota reale è sempre condizionata da ciò che è riportato in partitura immediatamente dopo.
Tenendo sempre come riferimento l’esempio del Sol appena formulato, dovendo eseguire un gruppetto rovesciato si dovrà partire invece da Fa, che nel caso rappresenta la nota inferiore e proseguire secondo la successione Fa, Sol, La Sol.
Nel caso in cui si trova un gruppetto su una nota del valore di una minima è possibile eseguire la nota reale per il valore ¼ e il gruppetto sul restante quarto.
L’esecuzione del gruppetto posto tra note uguali prevede di suonare prima la nota reale e successivamente le note dell’abbellimento (superiore, reale, inferiore) collegandole alla nota reale. Le note del gruppetto vanno inserite senza alterare il valore delle due note reali. Ancora una volta, bisogna precisare che le interpretazioni dell’abbellimento sono sempre molteplici e sempre legate al contesto in cui è inserito.
Per suonare un gruppetto posto tra note diverse si parte dalla nota reale seguita dalle tre note dell’abbellimento (superiore, reale, inferiore) e dall’inserimento di una quarta nota che consenta di arrivare alla nota di altezza superiore. Per riprendere l’esempio del Sol come prima nota e avendo un La come nota di arrivo, si dovrà eseguire la successione La, Sol, Fa, Sol, La.
Nel caso dell’esecuzione del gruppetto su una nota puntata la soluzione solitamente adottata consiste nel suddividere la nota puntata in tre parti. Prendendo ad esempio una semiminima puntata, la soluzione esecutiva pratica consiste nell’immaginarla come tre crome. Dopo la prima croma, nella seconda si inserisce il gruppetto e nella terza la nota che permette ricongiungersi alla quarta croma.
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