Arpeggio alternato con le due mani al pianoforte

Concludiamo la prima serie di tre lezioni dedicate all’arpeggio al pianoforte soffermandoci sull’arpeggio eseguito alternando le due mani, approfondendone tecniche e suggerimenti di esecuzione.

 

arpeggio due mani pianoforte

Aver approfondito il sistema di arpeggio con la mano sinistra ci aiuterà ad eseguire nel migliore dei modi la tecnica molto importante e molto usata dell'arpeggio a due mani.

Arpeggiare con tutte e due le mani in un accompagnamento vuol dire partire dall'estrema nota bassa suonata dalla mano sinistra ed arrivare a quella più acuta della mano destra arpeggiando nel mezzo tutte le altre note facenti parte dell'accordo!

Ma fino a dove deve arrivare l'arpeggio?

E quante note ci dobbiamo mettere?

All'inizio ovviamente ci toccherà materialmente contare quante note ci possono stare (e quali!) in

un tempo o in un altro... con l'abitudine poi verrà spontaneo “improvvisare” un arpeggio senza starci a pensare troppo!

Facciamo qualche esempio con l'accordo di Do maggiore nei vari tempi (semplici):

arpeggio due mani pianoforte

In 2 tempi, se dividiamo per 2 il singolo tempo, ci escono fuori solo 4 note e facciamo appena in tempo a sviluppare l'accordo in senso ascendente; se consideriamo invece il tempo diviso in 4 ci escono fuori 8 note che ci permettono di andare e venire con l'arpeggio.

Ovviamente l'arpeggio può anche avvenire considerando le note della mano destra come una discesa e non come il proseguimento della sinistra:

arpeggio due mani pianoforte

Con lo stesso principio vediamo cosa accade con 3 tempi:

arpeggio due mani pianoforte

Qui, avendo un tempo in più, nella versione delle crome (la prima), possiamo anche ritornare indietro di una nota; nella versione con le semicrome invece (la seconda) possiamo addirittura permetterci di arrivare fino al Mi alto. 

Come si può vedere, occorre scegliere le note un po' tra quelle a disposizione tra le due estremità. Una volta trovata la posizione della mano destra, le note potrebbero essere alternate tra di loro in moltissimi modi, anche in funzione del proprio gusto e della propria naturale predisposizione ai movimenti; bisogna un po' “personalizzare” tutto quello che sto spiegando schematicamente!

Infine, in 4 tempi avverrà questo:

arpeggio due mani pianoforte

Finalmente in questa condizione tempistica possiamo tornare indietro con l'arpeggio anche nella situazione di divisione a 2 del singolo tempo!

 Ovviamente queste sono solo delle possibilità, per esempio, nella situazione di suddivisione a 4 del singolo tempo (seconda battuta), potremmo ricreare quel che avviene nella prima e raddoppiarla:

arpeggio due mani pianoforte

Per finire indichiamo alcuni princìpi generali per gli arpeggi a 2 mani: 

  •  la nota del basso dovrà essere sempre tenuta ferma per creare “l'effetto-pedale” naturale

         che prolungherà il suono principale dell'accordo;

  • una volta impostate le mani (dopo tante esercitazioni che permetteranno di vivere il tutto il

        più naturalmente possibile) le note potranno essere suonate alternandosi coerentemente

        (come abbiamo visto in questi esempi) oppure anche con uno schema personale o casuale

        che possa portare tutte le note, chi prima chi dopo, ad essere suonate;

  •  l'arpeggio non deve essere obbligatoriamente inteso come una salita della sinistra

         proseguita dalla destra e viceversa, ma può essere eseguito anche considerando la destra

         come una discesa “in contrasto” con la salita della sinistra (come abbiamo visto);

  •  la sinistra inizia sempre, sia che la destra la segua, sia che gli vada incontro, sia che

         suoni contemporaneamente o appaia in ritardo (non dando così la sensazione di arpeggio

         continuo):

arpeggio due mani pianoforte

L'arpeggio è una possibilità in più che si ha per rendere più creativo il nostro accompagnamento,

lo si studia schematicamente e ci si esercita (giustamente) in questo modo, ma lo scopo è far sì che

le nostre mani lo eseguano istintivamente tra un accordo ed un altro (o per tutta una battuta, a

seconda delle esigenze e del personale gusto!).

 

 

 

 

 

 

 

Fonte articolo: https://corsodimusica.jimdofree.com/terza-parte-corso/l-arpeggio/

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