Proseguiamo la ricognizione dei principali accordi di chitarra prendendo in considerazione in questa lezione l’accordo Fa diesis, del qual approfondiamo il significato a livello di teoria musicale e vediamo la concreta esecuzione con foto illustrativa e descrizione dettagliata della diteggiatura.
Prima di passare all’illustrazione pratica dell’esecuzione dell’accordo di Fa diesis (F♯ nella notazione inglese) o Sol bemolle corredata dell’opportuna diteggiatura, come nostra abitudine, forniamo qualche pillola di teoria per chiarire il senso musicale di alcuni concetti e termini utilizzati.
Nella notazione musicale, il diesis (♯) rappresenta un'alterazione dell'intonazione della nota cui si riferisce, in senso crescente. Ovvero, il diesis ♯ scritto a sinistra di una nota la altera di un semitono ascendente. Detto in termini pratici, utilizzando il diesis la nota cresce di un semitono. Questo tipo di accordo viene applicato nelle note cosiddette intermedie.
Sappiamo infatti che ogni tasto, ovvero quella porzione di tastiera compresa tra due barrette metalliche (freat), corrisponde ad un intervallo pari ad un semitono che è la distanza più piccola che intercorre tra due suoni. Considerando che la scala principale è costituita dalle note Do, Re, Mi, Fa, SoL, La, Si possiamo dire che tali note sono divise tra loro per lo più da un intervallo di un tono, ad eccezione dell’intervallo tra il Mi e il Fa e tra il Si e il Do successivo che, invece, è di un semitono.
Di conseguenza, tra il Mi il Fa e il Si e il Do si dovrà spostare il dito sulla tastiera di un solo tasto, mentre per suonare tutte le altre note di due tasti, uno per ogni semitono.
Le note intermedie, che stanno tra le note che formano il tono, fanno uso del diesis e del bemolle. Questo per distinguerle dalla nota principale: se, come nel caso in oggetto nella presente lezione, si parla di Fa diesis, bisogna sapere che è una nota differente rispetto dal semplice Fa e si trova, rispetto ad essa, un semitono più in alto e, concretamente, nel tasto posto immediatamente a destra sulla tastiera della chitarra.
Chi avuto modo approcciarsi con l’accordo di Fa ha già dovuto fare i conti con una tecnica chitarristica che ricorre anche per nell’esecuzione del Fa diesis: il barrè. Come sappiamo questa tecnica chitarristica consiste nel dare virtualmente un nuovo capotasto alla chitarra schiacciando tutte le corde con un dito (solitamente l’indice) mentre con il resto dita si suonano normalmente le altre note.
L’esecuzione di un accordo con il barrè, come il Fa o il Fa diesis appunto, ha un livello di difficoltà maggiore e necessita di un tempo più lungo di apprendimento, principalmente a causa delle posizione del polso. In fase di studio è importante riuscire ad ottenere la giusta impostazione della mano sinistra con particolare riferimento al corretto posizionamento del pollice.
Istintivamente chi è alle prime armi, infatti, tende spostare il pollice eccessivamente verso l’alto, producendo un conseguente posizionamento errato di tutta la mano e una più faticosa e difficile articolazione delle dita.
È importante riuscire a trovare la giusta postura del pollice e del polso che permetta in primo luogo una presa confortevole e al contempo che favorisca la massima estensione delle dita, come richiesto dalla tecnica del barrè.
Come mostra l’immagine che precede, per poter suonare l’accordo Fa diesis con la chitarra è necessario, eseguire il barrè con il dito indice su tutte le corde del secondo tasto, mentre il dito medio schiaccia la terza corda in corrispondenza del terzo tasto, l’anulare abbassa la quinta corda e il mignolo la quarta corda, entrambi al quarto tasto.
Dopo aver posizionato correttamente le dita come appena descritto, si fa scorrere la mano destra con il plettro lungo tutte le corde dall’alto verso il basso, cercando di produrre un suono armonioso e pulito.
Riprendendo quanto già scritto in altre lezioni, definiamo l’accordo come un insieme di almeno tre note aventi altezze diverse e suonate contemporaneamente secondo un preciso rapporto che viene rappresentato dalla sovrapposizione di due o più intervalli di terza.
Questo significa che i suoni facente parte di un accordo sono sempre distanziati reciprocamente da un intervallo di terza maggiore o minore. Importante il concetto di simultaneità che distingue l’accordo dall’arpeggio, si parla di quest’ultimo, infatti, quando le stesse note vengono suonate in successione.
Nel caso dell’accordo di Fa diesis maggiore, le note che costituiscono l'accordo sono Fa#, La# e Do#, mentre l’accordo omologo di Sol♭ è formato dalle note Sol♭, Si♭ e Re♭.